sabato 21 novembre 2009

LA SAGA DELLE SETTE GEMME

Una trilogia italiana, prima che il baby boom fantasy esplodesse anche da noi, coi risultati che ben sappiamo: devastanti per il nostro beneamato genere. Quando ancora il Fantasy aveva una sua dignità e gli autori e gli editori rispettavano i lettori.
LA SAGA DELLE SETTE GEMME è principalmente un'epopea di personaggi in un mondo rigoglioso di crudeltà e meraviglie, che più di Tolkien, Brooks, o la Le Guin, ricorda per colori e profumi il miglior Jack Vance.
Un ciclo Fantasy di stampo progressista, che i lettori pare abbiano egualmente amato e odiato ( almeno stando ai pareri di molti blog, siti, forum, ma soprattutto di IBS e Anobil ). Epopea, dicevamo, dall' afflatto "guerrigliero", da non confondersi col "guerresco" di destrorsa provenienza, che conquista più con l'etica che con l'epica (che comunque non manca).
Affresco, talmente ricco di suggestioni e di invenzioni, da far
sospettare dell'esistenza di un' architettura, narrativa, progettata per andare ben oltre i primi tre volumi.
Un caposaldo della nuova Fantasy d'autore, che vorremo rivedere un giorno riproposto con un editing più accurato nel primo volume (unico vero difetto dell'intera opera).









5 commenti:

  1. Mi sono precipitato a leggere, naturalmente! Grazie per le tue belle parole, che mi hanno pure incuriosito: nessuno aveva mai dato del "guerrigliero" alla mia trilogia, specificando che non è come dire "guerresco". Non ci avevo mai pensato nemmeno io, ma devo dire che calza, soprattutto se pensiamo allo spirito dei Ribaldi e a quello della Congregazione, specie se la si osserva nelle sue tribolazioni finali (ma già nel primo romanzo le cose si mettono male... E quello spirito guerrigliero esce: vendere cara la pelle e, se possibile, contrattaccare coi propri mezzi. Non darsi mai per vinti).

    Tu sembri piuttosto informato, quindi sai che sono i primi tre libri di molti (17, ma si potrebbe dire 9, per dare un limite accettabile al tutto, sopite le ambizioni giovanili, ché il tempo passa e non fa sconti a nessuno...). Ma dalle tue parole si evince che il testo stesso lo fa subodorare e questo mi aggrada.

    Più che un editing, direi che è necessaria una riscrittura, per quanto molto rispettosa del testo originale (perché l'orologio svizzero che è la trama, fatta di minuscoli ingranaggi e dettagli non trascurabili, non può essere toccata in uno solo dei suoi molteplici punti). Un lavoro grandissimo, che forse la vita mi darà l'opportunità di svolgere con una certa serenità. Vedremo.

    Per la mappa che mi hai richiesto, ecco qui il link al mio sito, da cui puoi scaricarla.
    http://www.negrore.com/triade/geografia/mappa_mi.htm


    Un sorriso,
    Andrea

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  2. Grazie! Comunque non sono così informato, pensa che ho internet da poco più di un mese, e il tuo interessantissimo blog l'ho scoperto soltanto ieri! I libri per me sono tutto, e mi ritengo fortunato di lavorare nella biblioteca comunale del mio paese, così da poter leggere romanzi altrimenti introvabili perchè fuori catalogo da decenni. La tua saga l'ho scoperta tramite un tuo ammiratore, Massimo Perissinotto, che me ne decantava le lodi prima ancora dell'uscita del terzo tomo. Tra domani e dopodomani posterò anche la recensione de La Rocca dei silenzi, che ho finito prorio ieri sera di leggere, malgrado lo avessi iniziato e subito interrotto lo stesso giorno del suo attracco in libreria... il perchè lo svelero nel post. Ti aspetto!

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  3. Massimo è un amico, ormai. Ricordo ancora quando mi telefonò: un fulmine a ciel sereno!

    Il mio sito, per te che sei appena approdato su internet, è molto più del mio blog. Va a spulciare la sezione "La Triade" e troverai un po' di cose relative alla trilogia di cui parli qui. E nella sezione "Diari", dato che hai già letto anche "La Rocca dei Silenzi", troveresti anche il diario relativo, che commenta i vari passi durante la prima stesura e la revisione del romanzo (per chi si nutre di romanzi, forse è una cosa interessante; a me serve, più che per sterile protagonismo, per fare via via il punto della situazione e riflettere su quanto sto facendo).

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  4. Grazie di tutto, Andrea!
    La recensione alla Rocca sta arrivando!

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  5. Sono curioso.

    Ti confesso che la tua recensione alla trilogia ha dato nuovo slancio al mio ormai annoso "ronzare attorno" all'idea di riscriverla daccapo, per poi affrontare quella che dovrebbe essere la vera *bomba* della saga, la seconda trilogia (il "Secondo Ciclo Minore"), che sulla carta dovrebbe far emergere molto di ciò che nella prima è sommerso, implicito o soltanto accennato.
    Ma, ai miei occhi, la riscrittura sarà piuttosto pesante, per portare la trilogia a un livello tecnico attuale, di modo da creare maggior coerenza tra la sua scrittura e quella della seconda. Un'operazione da cui sono sempre stato alla larga, perché è troppo impegnativa per quello che è diventata la mia vita nel frattempo. Tuttavia c'è uno spiraglio: ho elaborato una strategia per rendere la riscrittura più agevole e, forse, un giorno, fattibile.

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